BUON NATALE A TUTTI ISCRITTI E NON, dall'intero Sindacato Avvocati
domenica 26 dicembre 2004
martedì 14 dicembre 2004
Fine del supporto a Windows NT Server 4
Attenzione Sicurezza=Certezze?
di Pasquale Bruno
Dal primo gennaio 2005 Microsoft cesserà il supporto gratuito a Windows NT Server 4, invitando le aziende a cambiare piattaforma.
di Pasquale Bruno
Dal primo gennaio 2005 Microsoft cesserà il supporto gratuito a Windows NT Server 4, invitando le aziende a cambiare piattaforma.
PRIVACY: NUOVE REGOLE SUI SISTEMI DI INFORMAZIONI CREDITIZIE
PRIVACY: NUOVE REGOLE SUI SISTEMI DI INFORMAZIONI CREDITIZIE
Dal 1° gennaio 2005 le banche dati private consultate da banche e finanziarie per verificare affidabilità e puntualità nei pagamenti e concedere credito al consumo, prestiti e finanziamenti devono adeguarsi al nuovo "Codice deontologico e buona condotta" varato dal Garante per la protezione dei dati personali. Il Codice dovrà essere rigorosamente rispettato da quanti (società che gestiscono le cosiddette "centrali rischi", nonché banche, società finanziarie o società di leasing che le consultano) detengono delicate informazioni relative ai numerosi cittadini che chiedono un prestito personale, un mutuo, un finanziamento per l'acquisto di beni di consumo, una dilazione di pagamento, il rilascio di una carta di credito, ecc.. Il Codice chiarisce, tra l'altro, cosa è lecito raccogliere e come mettere legittimamente in circolazione notizie relativi a prestiti, finanziamenti, ecc., e obbliga le banche e le finanziarie ad utilizzare un modello unico di informativa semplificata che dovrà essere inserito in modo chiaro ed evidente nella modulistica dei finanziamenti.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/centrale_rischi/index.html
Dal 1° gennaio 2005 le banche dati private consultate da banche e finanziarie per verificare affidabilità e puntualità nei pagamenti e concedere credito al consumo, prestiti e finanziamenti devono adeguarsi al nuovo "Codice deontologico e buona condotta" varato dal Garante per la protezione dei dati personali. Il Codice dovrà essere rigorosamente rispettato da quanti (società che gestiscono le cosiddette "centrali rischi", nonché banche, società finanziarie o società di leasing che le consultano) detengono delicate informazioni relative ai numerosi cittadini che chiedono un prestito personale, un mutuo, un finanziamento per l'acquisto di beni di consumo, una dilazione di pagamento, il rilascio di una carta di credito, ecc.. Il Codice chiarisce, tra l'altro, cosa è lecito raccogliere e come mettere legittimamente in circolazione notizie relativi a prestiti, finanziamenti, ecc., e obbliga le banche e le finanziarie ad utilizzare un modello unico di informativa semplificata che dovrà essere inserito in modo chiaro ed evidente nella modulistica dei finanziamenti.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/centrale_rischi/index.html
domenica 12 dicembre 2004
Sul contributo unificato
La Giunta dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, riunita in Roma il 11 dicembre 2004,
preso atto
dello stato di approvazione della legge finanziaria 2005, ed in particolare dell’art. 37 circa le spese di giustizia che attualmente prevede significativi aumenti degli importi dovuti a titolo di contributo unificato e soprattutto la riproposta eliminazione della esenzione per le cause di valore inferiore ad € 1.100;
rilevato
con ancora maggiore disappunto l’emendamento recentemente apportato al comma 5, che destina il versamento dei maggiori introiti comunque al bilancio generale dello Stato, nonostante fosse stata propagandata inizialmente - a giustificazione degli aumenti medesimi - la loro destinazione specifica alle sole esigenze della giustizia;
riaffermata
la totale contrarietà dell’avvocatura, sin da subito e già per il passato espressa, ad aumenti dei costi tali da rendere intollerabilmente gravosi gli oneri a carico di chi pone la domanda di giustizia, in assoluto e, soprattutto, per relazione all’inefficienza del sistema;
ribadito
infatti, che la pretesa di ulteriormente appesantire i già elevati costi di accesso alla giustizia appare ancor più intollerabile in un contesto di persistente insufficienza delle risorse destinate al settore;
sottolineato nel merito dei provvedimenti adottandi:
che gli aumenti del contributo unificato si accompagnano al mantenimento degli esborsi per bolli, attualmente ancora previsti per la spedizione delle copie degli atti giudiziari, di talchè gli utenti sono costretti, nonostante l’assolvimento iniziale, a fastidiosi e ripetuti adempimenti, peraltro di modesto valore economico per l’intera annosa durata del processo;
che l’elevazione degli scaglioni per le cause di maggiore valore pare del tutto ingiustificata, specie in rapporto alla accresciuta mancanza di proporzionalità con le soglie più basse, quasi che la domanda di maggiore valore possa accompagnarsi ad una presunzione di maggiore agio economico dell’istante;
che l’eliminazione della esenzione, aldilà della natura balzellare rispetto alle cause di minore valore, appare di dubbia costituzionalità in relazione alla previsione, destinata a rimanere inalterata, della inappellabilità ex art. 113 II co. c.p.c. e, ancor più, dei provvedimenti resi a definizione dei procedimenti di opposizione ad ingiunzione amministrativa;
confermata
la più assoluta contrarietà anche alla previsione di eliminazione dell’opinamento dei Consigli dell’Ordine, unico baluardo di verifica preventiva e di orientamento, della liquidazione delle parcelle a favore dei difensori dei non abbienti e delle difese d’ufficio;
rilevata
la assoluta contraddittorietà dell’iniziativa politica in contestazione con i contestuali provvedimenti di alleggerimento fiscale, proposti dal medesimo Governo;
proclama
lo stato di agitazione della categoria riservando alla consultazione degli Ordini, delle associazioni e delle istituzioni forensi, i più opportuni provvedimenti di esternazione della protesta avverso tali deprecati provvedimenti legislativi;
invita ed impegna
il Governo, ed in particolare i Ministri di Giustizia e dell’Economia, i Presidenti ed i componenti delle Commissioni Bilancio, i responsabili Giustizia dei partiti della maggioranza di governo e dell’opposizione, i parlamentari tutti, a recepire i contenuti del presente deliberato e quindi a modificare la previsione legislativa nei sensi della eliminazione delle modifiche in corso di approvazione;
riserva
espressamente ogni e più incisiva iniziativa di opposizione e contrasto al riguardo, non escluse forme di boicottaggio fiscale.
Roma, 11 dicembre 2004
preso atto
dello stato di approvazione della legge finanziaria 2005, ed in particolare dell’art. 37 circa le spese di giustizia che attualmente prevede significativi aumenti degli importi dovuti a titolo di contributo unificato e soprattutto la riproposta eliminazione della esenzione per le cause di valore inferiore ad € 1.100;
rilevato
con ancora maggiore disappunto l’emendamento recentemente apportato al comma 5, che destina il versamento dei maggiori introiti comunque al bilancio generale dello Stato, nonostante fosse stata propagandata inizialmente - a giustificazione degli aumenti medesimi - la loro destinazione specifica alle sole esigenze della giustizia;
riaffermata
la totale contrarietà dell’avvocatura, sin da subito e già per il passato espressa, ad aumenti dei costi tali da rendere intollerabilmente gravosi gli oneri a carico di chi pone la domanda di giustizia, in assoluto e, soprattutto, per relazione all’inefficienza del sistema;
ribadito
infatti, che la pretesa di ulteriormente appesantire i già elevati costi di accesso alla giustizia appare ancor più intollerabile in un contesto di persistente insufficienza delle risorse destinate al settore;
sottolineato nel merito dei provvedimenti adottandi:
che gli aumenti del contributo unificato si accompagnano al mantenimento degli esborsi per bolli, attualmente ancora previsti per la spedizione delle copie degli atti giudiziari, di talchè gli utenti sono costretti, nonostante l’assolvimento iniziale, a fastidiosi e ripetuti adempimenti, peraltro di modesto valore economico per l’intera annosa durata del processo;
che l’elevazione degli scaglioni per le cause di maggiore valore pare del tutto ingiustificata, specie in rapporto alla accresciuta mancanza di proporzionalità con le soglie più basse, quasi che la domanda di maggiore valore possa accompagnarsi ad una presunzione di maggiore agio economico dell’istante;
che l’eliminazione della esenzione, aldilà della natura balzellare rispetto alle cause di minore valore, appare di dubbia costituzionalità in relazione alla previsione, destinata a rimanere inalterata, della inappellabilità ex art. 113 II co. c.p.c. e, ancor più, dei provvedimenti resi a definizione dei procedimenti di opposizione ad ingiunzione amministrativa;
confermata
la più assoluta contrarietà anche alla previsione di eliminazione dell’opinamento dei Consigli dell’Ordine, unico baluardo di verifica preventiva e di orientamento, della liquidazione delle parcelle a favore dei difensori dei non abbienti e delle difese d’ufficio;
rilevata
la assoluta contraddittorietà dell’iniziativa politica in contestazione con i contestuali provvedimenti di alleggerimento fiscale, proposti dal medesimo Governo;
proclama
lo stato di agitazione della categoria riservando alla consultazione degli Ordini, delle associazioni e delle istituzioni forensi, i più opportuni provvedimenti di esternazione della protesta avverso tali deprecati provvedimenti legislativi;
invita ed impegna
il Governo, ed in particolare i Ministri di Giustizia e dell’Economia, i Presidenti ed i componenti delle Commissioni Bilancio, i responsabili Giustizia dei partiti della maggioranza di governo e dell’opposizione, i parlamentari tutti, a recepire i contenuti del presente deliberato e quindi a modificare la previsione legislativa nei sensi della eliminazione delle modifiche in corso di approvazione;
riserva
espressamente ogni e più incisiva iniziativa di opposizione e contrasto al riguardo, non escluse forme di boicottaggio fiscale.
Roma, 11 dicembre 2004
giovedì 9 dicembre 2004
mercoledì 8 dicembre 2004
Riforma ordinamento giudiziario
LA RIFORMA DELL'ORDINAMENTO GIUDIZIARIO
La Camera dei Deputati, nella seduta del 1° dicembre scorso, ha definitivamente approvato il testo di riforma dell'ordinamento giudiziario. I voti favorevoli sono stati 273, 158 i contrari e 4 gli astenuti. Il provvedimento prevede 14 deleghe al Governo e una serie di norme direttamente applicabili. La riforma contiene non solo modifiche alla normativa attualmente in vigore (regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12), ma anche previsioni completamente nuove. Queste le novità principali. Concorso unico, ma scelta definitiva, dopo cinque anni, del tipo di funzione che si vuole esercitare, se giudice o Pm; possibilità di far carriera più velocemente tramite concorsi per titoli ed esami; azione disciplinare obbligatoria.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/riforma_giustizia/index.html
La Camera dei Deputati, nella seduta del 1° dicembre scorso, ha definitivamente approvato il testo di riforma dell'ordinamento giudiziario. I voti favorevoli sono stati 273, 158 i contrari e 4 gli astenuti. Il provvedimento prevede 14 deleghe al Governo e una serie di norme direttamente applicabili. La riforma contiene non solo modifiche alla normativa attualmente in vigore (regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12), ma anche previsioni completamente nuove. Queste le novità principali. Concorso unico, ma scelta definitiva, dopo cinque anni, del tipo di funzione che si vuole esercitare, se giudice o Pm; possibilità di far carriera più velocemente tramite concorsi per titoli ed esami; azione disciplinare obbligatoria.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/riforma_giustizia/index.html
martedì 7 dicembre 2004
Bologna processo telematico
Realta' Forense
SI è tenuto a Bologna il congresso per la presentazione dello stato dell'arte della "trasmissione telematica" di alcuni atti del processo civile. Gran plebiscito, e soprattutto una grande esperienza fuori dai corridoi della chiesa oggi trasformata in aula magna universitaria. Contratti e strette di mano si psrecavano, con il proposito di arrivare (prima o poi) alla realizzazione di quel "grande sogno" che è il distacco dell'utenza dalle cancellerie......
SI è tenuto a Bologna il congresso per la presentazione dello stato dell'arte della "trasmissione telematica" di alcuni atti del processo civile. Gran plebiscito, e soprattutto una grande esperienza fuori dai corridoi della chiesa oggi trasformata in aula magna universitaria. Contratti e strette di mano si psrecavano, con il proposito di arrivare (prima o poi) alla realizzazione di quel "grande sogno" che è il distacco dell'utenza dalle cancellerie......
giovedì 2 dicembre 2004
Ordinamento giudiziario
Giustizia
Ordinamento giudiziario, la riforma passa senza modifiche anche alla Camera e diventa definitiva: svolta epocale per accesso alla magistratura, separazione delle carriere e progressione, pubblicita' e trasparenza degli incarichi extragiudiziari
(DDL Camera dei Deputati 01-12-2004, n. 4636. Testo approvato in via definitiva dal Senato della Repubblica il 1 dicembre 2004, non ancora promulgato o pubblicato nella Gazzetta Ufficiale)"
Ordinamento giudiziario, la riforma passa senza modifiche anche alla Camera e diventa definitiva: svolta epocale per accesso alla magistratura, separazione delle carriere e progressione, pubblicita' e trasparenza degli incarichi extragiudiziari
(DDL Camera dei Deputati 01-12-2004, n. 4636. Testo approvato in via definitiva dal Senato della Repubblica il 1 dicembre 2004, non ancora promulgato o pubblicato nella Gazzetta Ufficiale)"
venerdì 26 novembre 2004
PC alle Famiglie ... dimenticando Linux
PC ALLE FAMIGLIE: INCENTIVI PER L'ACQUISTO DI UN COMPUTER
Il progetto "Pc alle famiglie" prevede l'erogazione di un
contributo di 200 euro sull'acquisto di un pc ai contribuenti
che, residenti in Italia, abbiano un reddito complessivo,
relativo all'anno 2002, non superiore a 15.000 euro. Entro
un anno dalla data di entrata in vigore del decreto attuativo
del progetto oltre 22 milioni di contribuenti potranno
usufruire dell'agevolazione prevista dal progetto presso
uno qualsiasi dei rivenditori che aderiscono all'iniziativa.
Il contributo verrà corrisposto all'atto dell'acquisto di un
PC purché comprendente almeno l'unità centrale e il disco
rigido interno, il sistema operativo adatto ad ospitare
software applicativi di produttività o gestionali e la
predisposizione per l'accesso ad internet.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/pc_famiglie/index.html
Il progetto "Pc alle famiglie" prevede l'erogazione di un
contributo di 200 euro sull'acquisto di un pc ai contribuenti
che, residenti in Italia, abbiano un reddito complessivo,
relativo all'anno 2002, non superiore a 15.000 euro. Entro
un anno dalla data di entrata in vigore del decreto attuativo
del progetto oltre 22 milioni di contribuenti potranno
usufruire dell'agevolazione prevista dal progetto presso
uno qualsiasi dei rivenditori che aderiscono all'iniziativa.
Il contributo verrà corrisposto all'atto dell'acquisto di un
PC purché comprendente almeno l'unità centrale e il disco
rigido interno, il sistema operativo adatto ad ospitare
software applicativi di produttività o gestionali e la
predisposizione per l'accesso ad internet.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/pc_famiglie/index.html
RInvii di ufficio
Alla pagina www.realtaforense.it/rinvii troverete i rinvii di ufficio del Tribunale di Bari
Pensionati Attivatevi!!!
In collaborazione con la sig.ra Nencha pubblichiamo volentieri la domanda di ricalcolo
Spett.le
CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA FORENSE
Via E. Q. Visconti 8
00193 ROMA
DOMANDA DI RICALCOLO
Il sottoscritto
Nato il a
Residente in
Titolare di pensione di vecchiaia
(de cuius Avv.
CHIEDE
Che la pensione di godimento venga ricalcolata e riconosciuta secondo quanto stabilito dalla sentenza della Cass. SS.UU. Civ. n.7281/2004, e pertanto
CHIEDE
· La rideterminazione della pensione sin dal primo anno successivo alla sua erogazione, secondo i dati ISTAT di ciascun anno;
· Il pagamento delle differenze tra pensione rideterminata e quella percepita fino ad oggi;
· Il pagamento degli interessi dalla maturazione di ogni singola differenza fino al soddisfo.
Le somme così determinate potranno essere corrisposte come già avviene per la pensione.
La presente vale anche ai fini della interruzione della prescrizione.
Distinti saluti
Data
AVV:
___________________________________________________________________________________-____
Spett.le
CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA FORENSE
Via E. Q. Visconti 8
00193 ROMA
DOMANDA DI RICALCOLO
Il sottoscritto
Nato il a
Residente in
Titolare di pensione di vecchiaia
(de cuius Avv.
CHIEDE
Che la pensione di godimento venga ricalcolata e riconosciuta secondo quanto stabilito dalla sentenza della Cass. SS.UU. Civ. n.7281/2004, e pertanto
CHIEDE
· La rideterminazione della pensione sin dal primo anno successivo alla sua erogazione, secondo i dati ISTAT di ciascun anno;
· Il pagamento delle differenze tra pensione rideterminata e quella percepita fino ad oggi;
· Il pagamento degli interessi dalla maturazione di ogni singola differenza fino al soddisfo.
Le somme così determinate potranno essere corrisposte come già avviene per la pensione.
La presente vale anche ai fini della interruzione della prescrizione.
Distinti saluti
Data
AVV:
___________________________________________________________________________________-____
Contributo Unificato
sul sito del Ministero delle finanze la circolare 70/e in formato PDF chiarisce quali sono i presupposti per l'esenzione
Il SINDACATO AVVOCATI DI BARI
ANNUNCIA
LA RIAPERTURA DELLA INFERMERIA NEL PALAZZO DI GIUSTIZIA E L’AVVIO DEL SERVIZIO “118� OPERANTE 24 ORE SU 24.
RINGRAZIA
tutti i colleghi e gli operatori di Giustizia che hanno aderito e supportato l’iniziativa “RIAPRIAMO L’INFERMERIA�; il Presidente della Corte di Appello di Bari ed i suoi infaticabili collaboratori per la disponibilità dimostrata sul campo;0l’Ordine degli avvocati di Bari che ha affiancato la nostra associazione nella realizzazione dell’iniziativa;il Consigliere Regionale Avv. Ventricelli e gli Organi Istituzionali tutti per la sensibilità politica dimostrata.
LA RIAPERTURA DELLA INFERMERIA NEL PALAZZO DI GIUSTIZIA E L’AVVIO DEL SERVIZIO “118� OPERANTE 24 ORE SU 24.
RINGRAZIA
tutti i colleghi e gli operatori di Giustizia che hanno aderito e supportato l’iniziativa “RIAPRIAMO L’INFERMERIA�; il Presidente della Corte di Appello di Bari ed i suoi infaticabili collaboratori per la disponibilità dimostrata sul campo;0l’Ordine degli avvocati di Bari che ha affiancato la nostra associazione nella realizzazione dell’iniziativa;il Consigliere Regionale Avv. Ventricelli e gli Organi Istituzionali tutti per la sensibilità politica dimostrata.
Ai legali rimborsi automatici,
La Cassazione fa un passo indietro sul forfait delle spese generali
L'avvocato ha diritto alla liquidazione del rimborso forfettario del 10% dei diritti e degli onorari anche se non ne ha fatto richiesta. Nel calcolo delle spese processuali il giudice deve, quindi, liquidare anche l'importo previsto dall'articolo 15 della tariffa professionale. La norma apporta, infatti, una deroga all'articolo 1 della tariffa - secondo cui al legale è dovuto il «rimborso delle spese giustificate» - aggiungendo a queste l'importo delle spese generali di cui si prevede il rimborso senza richiedere per esse alcuna giustificazione o dimostrazione di reale sussistenza. Sono questi i principi seguiti dalla terza sezione civile della Cassazione con la sentenza 11654/2002 che, privilegiando un orientamento nettamente minoritario nella giurisprudenza di legittimità , finisce per facilitare la posizione dell'avvocato della parte vittoriosa. Fino a oggi, infatti, la Suprema corte aveva seguito l'indirizzo secondo cui il rimborso forfettario non poteva essere liquidato d'ufficio dal magistrato senza la domanda del legale. La Suprema corte ha tuttavia deciso di invertire la rotta e, per fare questo, ha chiarito la natura e il fondamento del regolamento delle spese di lite. Secondo i giudici di legittimità la condanna alle spese è consequenziale e accessoria alla definizione del giudizio e può essere emessa, a carico del soccombente, anche in mancanza di una richiesta della parte vittoriosa, a meno che non risulti un'esplicita volontà di rinuncia. La prova di ciò risiede nel fatto che la mancata statuizione integra il vizio di «mancata pronuncia», anche se il difensore ha omesso di presentare la nota spese. Il giudice, poi, nel liquidare le spese è tenuto a
L'avvocato ha diritto alla liquidazione del rimborso forfettario del 10% dei diritti e degli onorari anche se non ne ha fatto richiesta. Nel calcolo delle spese processuali il giudice deve, quindi, liquidare anche l'importo previsto dall'articolo 15 della tariffa professionale. La norma apporta, infatti, una deroga all'articolo 1 della tariffa - secondo cui al legale è dovuto il «rimborso delle spese giustificate» - aggiungendo a queste l'importo delle spese generali di cui si prevede il rimborso senza richiedere per esse alcuna giustificazione o dimostrazione di reale sussistenza. Sono questi i principi seguiti dalla terza sezione civile della Cassazione con la sentenza 11654/2002 che, privilegiando un orientamento nettamente minoritario nella giurisprudenza di legittimità , finisce per facilitare la posizione dell'avvocato della parte vittoriosa. Fino a oggi, infatti, la Suprema corte aveva seguito l'indirizzo secondo cui il rimborso forfettario non poteva essere liquidato d'ufficio dal magistrato senza la domanda del legale. La Suprema corte ha tuttavia deciso di invertire la rotta e, per fare questo, ha chiarito la natura e il fondamento del regolamento delle spese di lite. Secondo i giudici di legittimità la condanna alle spese è consequenziale e accessoria alla definizione del giudizio e può essere emessa, a carico del soccombente, anche in mancanza di una richiesta della parte vittoriosa, a meno che non risulti un'esplicita volontà di rinuncia. La prova di ciò risiede nel fatto che la mancata statuizione integra il vizio di «mancata pronuncia», anche se il difensore ha omesso di presentare la nota spese. Il giudice, poi, nel liquidare le spese è tenuto a
Codice dell'Amministrazione digitale
Il Consiglio dei Ministri, nella riunione dell'11 novembre 2004, ha approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo recante il Codice dell'amministrazione digitale. Il provvedimento accorpa e riordina tutta la normativa in materia di attività digitale delle Pubbliche amministrazioni affrontando, per la prima volta in modo organico e completo, il tema dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle Pubbliche amministrazioni, nonché la disciplina dei principi giuridici fondamentali relativi al documento informatico ed alla firma digitale. Con il Codice, le banche dati e le anagrafi elettroniche delle Pubbliche amministrazioni saranno obbligate a 'dialogare' per accelerare le procedure e garantire legalità e trasparenza. I documenti informatici avranno pieno valore probatorio. Documenti, libri, repertori, scritture anche contabili potranno essere conservati su supporti informatici, eliminando così una enorme quantità di carta e ottenendo rilevanti risparmi. Il 'Codice dell’amministrazione digitale', che dovrebbe essere operativo nei primi mesi del 2005, chiarisce tra l’altro le regole che disciplinano l’uso delle Tecnologie per l’Informazione e la Comunicazione-ICT anche tra i privati.
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/codice_amministrazione_digitale/index.html
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/codice_amministrazione_digitale/index.html
Buona sera ieri sono state pubblicate le norme tecniche
Ieri sono state publicate le nuove regole tecniche per il processo telematico
da domani sapremo cosa chi o come potràlavorare
Ciao
Distinti saluti
Avv.Giuseppe Santo Barile
email donpeppo@yahoo.com
Nuovo Yahoo! Messenger E' molto più divertente: Audibles, Avatar, Webcam, Giochi, Rubrica… Scaricalo ora!
benvenuti nel nuovo Blog di Realtà forense on line
Buongiorno!!!
Oggi è il 26 novembre 2004
e coincia la nuova era di Realtà forense on line
quì il Blog
funzionerà da oggi
OKKIO
Oggi è il 26 novembre 2004
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