giovedì 13 gennaio 2005

Il processo telematico Partirà o no?

Da più parti mi si chiede se e quando il processo telematico partirà o no!!

Io, come ad alcuni noto, sono parte della commissione informatica della sede pilota Bari, e dovrei pertanto essere un entusiasta, gridare a gran voce SI, la panacea dei processi è pronta, finalmente il futuro è già quì e a noi basta poco per toccarlo con mano!!!

Purtroppo la realtà è diversa do come potrebbe sembrare:

1) Nella vita, mi ha insegnato mio padre, TUTTO COSTA, ogni evento ha un prezzo. I professori di economia insegnano che il prezzo giusto viene fuori da una equazione matematica, il famoso delta. Quando la soddisfazione che si ottiene dall'acquisto, equivale al dolore causato dal costo sopportato, si ottiene il prezzo giusto. Questo è il motivo per cui ogni giorno riesco a fare l'avvocato; il dolore degli adempimenti, la privacy, il divieto di fumare etc, viene ampiamente compensato dal reddito annuale, e ciò mi consente di andare avanti......

2) Il processo telematico ha una serie di costi apparenti e una serie di costi nascosti. I costi apparenti sono quelli legati alla evoluzione tecnologica cui siamo abituati, forse il minore è l'acquisto del certificato di firma digitale. Quelli nascosti sono quelli che gli sperimentatori sostengono quotidianamente, le ore passate a discutere in gruppi di collaborazione i più piccoli dettagli, quelli che sfuggono alla comprensione quotidiana, il non riuscire a farsi comprendere circa l'utilità della adozione di standard comuni e durevoli, il non ricevere adeguato supporto dai centri tecnici, preoccupati più di conservare il segreto industriale che di promuovere la diffusione della legalità; Il dover rivoluzionare la organizzazione del proprio studio, adeguare i PROPRI STANDARD a quelli stabiliti da chi, probabilmente, aveva la mente più libera da preconcetti, (un ruolo di udienze più leggero, o uno studio con meno anni di attività);

3) oppure il dover spiegare ad un avvocato anziano, ormai pensionato, che in cancellerià non potrà più chieder notizie con i nomi delle parti, ma solo con i numeri di ruolo;

e tutto questo, senza aver accorciato di un solo giorno la durata del processo, perchè questa mattina, in occasione di una mia disperata richiesta ad un giudice, al fine di ottenere rapidamente una sentenza, ho avuto un ennesimo rinvio "per la precisazione delle conclusioni"; solo grazie alla comprensione del magistrato il rinvio era "solo di tre mesi". All'esterno dell'aula, il cliente, che aspetta la decisione dal 1986, e dubbioso rispetto ai racconti delle avventure giudiziarie è sempre presente a tutte le udienze, mi ha chiesto (come ha già fatto da oltre dieci anni) "ma perchè non si decide oggi"?

Poi, nei corridoi ho trovato una delle controparti, (quella che più di tutte ha causato il ritardo) che mi ha detto di voler proporre alla prossima udienza nuove eccezioni.

Ma io mi chiedo: all'inaugurazione dell'anno giudiziario il Presidente della Corte di appello CHIEDERA' UN AUMENTO DELL'ORGANICO PARI al DOPPIO DEL personale esistente? Perchè se i cancellieri, i Giudici, i collaboratori e gli usceri non raddoppiano, l'UNICO STRUMENTO PER FERMARE LA VIOLENZA E LA INGIUSTIZIA DILAGANTE è il raddoppio delle ore di lavoro di tutto il personale dipendente di TUTTO IL COMPARTO GIUSTIZIA (come è successo per l'avvio del Processo telematico, a spese degli avvocati) e allora non servirà a nulla lo sciopero indetto dall'OUA, nè il processo telematico.

Per questo dico: il processo telematico, che parta o no, non cambierà il nostro modo di lavorare, perchè il Cliente dell'avvocato, quello che consente a mio figlio di mangiare e di vestirsi avrà la forza di aspettare il miracolo?

Buon anno giudiziario a tutti

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